Il borgo storico di Roatto

Il borgo storico di Roatto

44° 57' 5.699'' N / 8° 1' 35.899'' E - Roatto

Roatto è un luogo di pace, che mai si lasciò toccare da inutili e sanguinose battaglie. Ad accogliere i viandanti compaiono le prime case sparse, come sentinelle di un territorio che, seppur pacifico, non è privo di mistero.

Roatto è un luogo di pace, che mai si lasciò toccare da inutili e sanguinose battaglie. Ad accogliere i viandanti compaiono le prime case sparse, come sentinelle di un territorio che, seppur pacifico, non è privo di mistero. A cingerle, piloni votivi e cappelle campestri; meritano una sosta la Cappella di San Rocco e quella di San Michele Arcangelo. Salendo, ci imbattiamo nel Castello, circondato da un piccolo parco con alberi ad alto fusto. Più volte nella storia è stato trasformato e altrettante volte ha riacquistato il suo fascino. Robusto e solido, ha una torre semicilindrica che sporge da un edificio minore, ricavato forse dal complesso originario. Alle sue dipendenze c’era pure l’antico mulino, ricostruito nel Novecento. Il castello fu edificato dai nobili Montafia in un’epoca imprecisata, e furono forse gli stessi Montafia a costruire anche la poco distante Chiesa dei Santi Michele e Radegonda, nel XIX secolo. Nata sul sedime di una chiesa precedente, di antica fondazione, conserva ancora il campanile barocco, del 1674. La pianta è a tre navate; le decorazioni e gli arredi all’interno rendono la visita sorprendente.

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