La Chiesa campestre della Madonna dell'Aniceto
45° 0' 46.136'' N / 8° 9' 21.089'' E - Corsione
A seconda di come la si racconti, la storia della Chiesetta della Madonna dell'Aniceto assume atmosfere e intensità diverse.
A seconda di come la si racconti, la storia della Chiesetta della Madonna dell'Aniceto assume atmosfere e intensità diverse. Potremmo raccontare le vicende della chiesa campestre di antichissima fondazione. Era il 1156 e qui veniva notificato un “castrum cum cappella”: un castello minore dirimpetto una minuscola chiesa. Il 19 giugno 1295, il primo atto ufficiale che la menziona. Tra le proprietà permutate con Giacomo de Catena in Corsione e Cossombrato, fa la sua comparsa un appezzamento di terra posto sull’altura detta de Nineano, probabilmente la collina dell'Aniceto, con annessa Chiesetta dedicata alla Vergine. Oppure potremmo narrare la storia dell’eremita, che prese a dimora questo luogo, per trarre ristoro e godimento dal paesaggio e dal silenzio. E ancora, la contaminazione degli stili: strati di storia sembrano gareggiare per contendersi lo sguardo del viandante. La facciata è tipica del barocco piemontese, mentre all’interno l’abside semicircolare è tutto ciò che resta delle origini romaniche. E infine la natura, che su questa collinetta offre un imperdibile panorama sulla Valle Versa. Ogni pietra, qui, ha qualcosa da raccontare.
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