La Chiesa Parrocchiale dei Santi Maria e Michele

La Chiesa Parrocchiale dei Santi Maria e Michele

44° 56' 43.807'' N / 8° 2' 16.641'' E - Maretto

Maretto è un antico borgo che deve il suo nome a una dolce tradizione: il toponimo deriva da Meletum, dal latino meleto. Sappiamo per certo, che gli alberi di melo popolavano questa terra fin dai tempi più antichi.

Maretto è un antico borgo che deve il suo nome a una dolce tradizione: il toponimo deriva da Meletum, dal latino meleto. Sappiamo per certo, che gli alberi di melo popolavano questa terra fin dai tempi più antichi, mentre resta ancora avvolto nel mistero il castello di Maretto, scomparso senza lasciare alcuna traccia. Il passo ci conduce al cospetto della Chiesa dei Santi Maria e Michele, da cui si gode di una vista privilegiata sul panorama. Edificata nella prima metà del XVIII secolo, ha una facciata assai curiosa. Mattoni a vista e due ordini sovrapposti, che anticipano l’organizzazione interna a navata unica con cleristorio e cappelle laterali. A sormontare l’accesso, nell’ordine superiore, un dipinto raffigurante la Madonna con il Bambino. Varchiamo la soglia, e le ricche decorazioni all’interno ci sorprendono. Percorriamo la navata principale fino in fondo, giungendo al cospetto dell’altare maggiore in scagliola dipinta, risalente al 1741. Lo sguardo corre, si posa sulla seicentesca statua di San Michele che da secoli rassicura i fedeli e incoraggia i viandanti.

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