La Torre dei Segnali (o delle Vedette)

La Torre dei Segnali (o delle Vedette)

44° 58' 51.926'' N / 8° 21' 34.390'' E - Viarigi

Un’imperturbabile sentinella di 26,5 metri sta lì sul colle, testimone dei mondi che si sono avvicendati nei secoli. Anche lei, nell’aspetto, non è sempre stata la stessa.

Un’imperturbabile sentinella di 26 metri e mezzo sta lì sul colle, testimone dei mondi che si sono avvicendati nei secoli. E nell’aspetto, pure lei, non è sempre stata la stessa. Eretta nel 1320, le fu conferito l’arduo compito di difendere e comunicare dal punto più alto di Viarigi, insieme a un circuito ben progettato che coinvolgeva i crinali circostanti. Il suo nome ne denota le antiche arti: siamo al cospetto della Torre dei Segnali, decantata dai versi di Agostino della Sala Spada quale "quadra torre, sovra l'arduo colle". A metà del 1800, ogni lato del quadrato fu rivestito in laterizi perché fosse più longevo. Un secolo dopo la scala in legno che riempiva l’interno, ormai consumata dal tempo e dall’uso, ha trovato una sostituta in acciaio. Numerose furono le opere che ne cambiarono i tratti. Alziamo gli occhi, la vediamo incoronata con una merlatura ghibellina “a coda di rondine”, segno di fedeltà all’impero. Poco sopra quattro cornici ad archetto, familiari per le torri del tempo. Entriamo dall’unico accesso odierno: nella costruzione in mattoni e tufo posta a lato della torre, dopo il focolare incontriamo una rampa metallica per accedere al terrazzino della guardiola. All’interno, le volte sono a botte, con mattoni disposti di piatto e di taglio, affetti dal logorìo degli anni.

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La torre dei segnali (o delle vedette)

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